Il mio luogo del cuore: la città in cui sono nata

 

Il mio luogo del cuore - Santiago di Compostela*


Vorrei parlare della mia particolare città di Santiago. Sono nata e vivo in un quartiere della città. Da bambina, la città era il“pueblo” o la “vila” come diceva mio nonno. Era necessario andare al mercato per comprare quei prodotti e oggetti che non c’erano a casa, il pesce, peperoni di Padrón o semi da piantare. Ci piaceva guardare le vetrine dei negozi delle via “Preguntoiro” o “Calderería” prima di aprire il primo centro commerciale “El Pilar”. Andare al cinema e divorare un delizioso dolce di meringa si faceva la domenica. Andavamo a sculoa a piedi o in autobus per via San Pedro, condividevamo liquirizia e scambiavamo le figurine. Che meravigliose feste dell’Ascensione e dell’Apostolo con tutti i vicini di Santiago e di fuori! A Pasqua vedere anche le processioni passare per le vie Nova e Vilar in cui sfilavano al ritmo dei tamburi e delle trombe i soldati.


Gli anni all’Università sono stati molto emozionanti per il momento storico che si stava vivendo, la transizione politica, come una porta aperta al mondo, alla democrazia e alla modernità. Io invidiavo la vita dei miei compagni e amici che vivevano nei loro appartamenti e fuori dal controllo famigliare, invece io dovevo lottare per ottenene maggiore autonomia.


Ho conosciuto e vissuto in altre città e luoghi che mi sono piaciute molto, ho viaggiato anche, ma sono sempre tornata in questa città e alla fine per vivere nello stesso quartiere.


Oggi, confinati nel comune, faccio passeggiate per le vie e le piazze della città, visito dei pochi edifici che non sono chiusi, le chiese e la cattedrale, senza pellegrini né turisti, salutando amici, vicini e conoscenti. È un’opportunità unica, vi consiglio di vedere la città in modo diverso, con più calma e attenzione.


Oggi ho riavuto la mia vecchia città!.



* Centro Storico, Città Vecchia


























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